mercoledì 30 agosto 2017
mercoledì 22 marzo 2017
lunedì 13 febbraio 2017
Parole per un futuro possibile di Diego Dantes (iQdB Edizioni di Stefano Donno) al Fondo Verri con Giorgio Pala, Saverio Congedo e Fabio Tarantino
Parole per un futuro possibile di Diego Dantes (iQdB
Edizioni di Stefano Donno) sarà presentato presso il Fondo Verri in
via Santa Maria del Paradiso 8 a Lecce, mercoledì 15 febbraio 2017 ore
20,00. Presenta l’autore e coordina Giorgio Pala (Presidente
Ass.Carpe Diem). Interverranno il consigliere regionale Saverio Congedo e il
Sindaco di Martano Fabio Tarantino
“Non avrei mai immaginato di scrivere la prefazione di
un libro ed è un onore che sia per questo libro di Diego. Perché proprio io, un
Sindaco di provincia? Ho letto con molta attenzione le parole, il pensiero, i
concetti riportati in questo libro è mi sono accorto che l’esperienza di Diego,
cittadino e attivista, è molto vicina alla mia esperienza da Sindaco. Ecco
perché proprio io! Il libro descrive uno spaccato reale della Politica
italiana: una Politica chiusa in se stessa, implosa per certi versi, in linea
con una società "viziata", che non si riconosce più nel modello di
Politica tradizionale. Democrazia partecipata, il tema chiave del libro, che
permette alla Politica di uscire dalla chiusura, di smettere di essere
autoreferenziale e di invertire la tendenza ponendo al centro, dello sviluppo
di un paese la persona, il cittadino. Per fare questo bisogna ripensare al
ruolo dei partiti ad oggi ridotti a soli comitati elettorali. Diego non si
limita a fotografare lo stato in cui vivono le nostre comunità, ma scrive di
come affrontare tali tematiche. Non basta porsi la domanda, bisogna osare
provando a dare delle risposte, con i fatti, con le azioni, con il
coinvolgimento degli attori principali delle nostre comunità, i cittadini.
Proviamo ad interpretare le parole di don Tonino Bello pensando alla Politica
non come una “costrizione alla logica dei partiti” ma come la valorizzazione
della “irripetibilità della persona”. Persone che hanno a cuore le nostre
comunità, persone che amano l'ambiente, persone capaci di coinvolgere i
cittadini nelle decisioni governative. Persone alle quali viene chiesto un
ulteriore sacrificio, non quello economico delle tasse come spesso accade, ma
quello di diventare nei fatti i protagonisti dello sviluppo. Cittadini
responsabili, persone attive da coinvolgere nella politica del “bene comune”,
capaci di interpretare al meglio il cambiamento di questo straordinario Paese.
Solo in questa logica ritorna centrale il ruolo dei partiti, chiamati ad uscire
dalla loro chiusura strutturale e ad aprirsi come spazio attivo e condiviso
alla società civile, ritornando alla “radice” stessa che lega i termini,
Politica, città, molti. Il compito della Politica è fare in modo che l’Italia
ritorni ad essere il Paese dell’accoglienza, della solidarietà, della cultura,
del paesaggio, dei beni comuni e soprattutto delle persone attive come Diego!
Buona lettura.” Dall’introduzione di Ivan Stomeo (Sindaco di Melpignano,
Presidente dell’Unione della Grecìa Salentina, Presidente nazionale
dell'associazione Borghi Autentici d'Italia)
Diego Dantes vive e lavora a Lecce. Nel 2006 ha
conseguito la Laurea Triennale in Scienze Politiche presso l’Università Statale
di Milano e nel 2008, sempre presso la stessa Università, la laurea magistrale
in Istituzioni e Governo delle Autonomie Territoriali. Nel 2010 ha frequentato
il Centro di Formazione Politica, a Milano, presieduto dal filosofo Massimo
Cacciari, diretto dal prof. Nicola Pasini (Unimi), che sin da subito intendeva
fornire un contributo di carattere culturale e politico alle ragioni
autenticamente riformiste del Paese. Da sempre impegnato politicamente è un
appassionato lettore di saggi storico/politici
iQdB edizioni di Stefano Donno / Sede Legale e
Redazione: Via S. Simone 74 / 73107 Sannicola (LE) / Mail – iquadernidelbardoed@libero.it
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mercoledì 1 febbraio 2017
“The Doors in direzione del prossimo whiskey bar” (iQdB Edizioni di Stefano Donno) di Giuseppe Calogiuri Al Rì - libri da bere a Corsano (Lecce)
Ecco Giuseppe Calogiuri
e il suo “The Doors in direzione del prossimo whiskey bar” (iQdB Edizioni di
Stefano Donno) che sarà il 3 febbraio
2017 alle ore 18,30 presso Al Rì - libri da bere in via della Libertà 106 a Corsano.
Presentano l’autore Daniele Bleve e l’editore Stefano Donno. iQdB Edizioni di Stefano Donno promuove
l’evento in collaborazione con Arcadia Lecce e Carpe Diem
“Ci vuole coraggio. Sì,
ci vuole molto coraggio nel chiedermi di scrivere una prefazione a un libro su
di una band degli anni ’60. Perché, anche a voi che leggete, qual è il primo
pensiero che vi viene in mente? Sicuramente uno di quegli insopportabili gruppi
frikkettoni, hippie, pacifisti, lenti e insulsi sul modello di Mamas&Papas
o Jefferson Airplane (ne sono certo). Per fortuna, anche in quegli anni
terribili dal punto di vista musicale qualche luce affiorava nel buio. E,
forse, una luce più di tutte, quella di The Doors! Ed è di questa luce che
questo libro vi parla. Meglio, ve la racconta. E Giuseppe Calogiuri, conoscendo
questa mia debolezza, ha saputo trovare lo strumento e il coraggio giusto. Ma,
forse, è necessario andare per ordine… Il 4 gennaio 1967 The Doors pubblicano
il loro primo album omonimo. Non siamo in un anno qualsiasi, quel 1967 segnerà
la storia degli Stati Uniti, prima, e dell’intero mondo occidentale, poi. Già
da qualche anno le forze armate di Washington combattono lontano da casa una
guerra non ufficiale. Dall’inizio del suo mandato presidenziale, il
“progressista” John F. Kennedy ha cominciato a prendere i ragazzi del suo paese
per scaraventarli dall’altra parte del mondo. The Golden One (citando The Human
League), figlio di una famiglia arricchitasi spropositatamente grazie al
commercio illegale di alcol, ha precipitato gli Stati Uniti nel fango del Vietnam.
Il suo successore, Lyndon B. Johnson, ha continuato il lavoro. Anzi, lo ha
portato alle estreme conseguenze. Il 7 agosto 1964, il Congresso americano –
approvando la H.J. Res. 1145 (conosciuta come la “Risoluzione del Tonchino”) –
ha consegnato al Presidente un assegno in bianco per portare le truppe ovunque
ritenesse necessario. È l’inizio della presidenza imperiale. E’ anche l’inizio,
in pratica, della coscrizione obbligatoria per i giovani americani. Quella
carne fresca serve. È indispensabile per combattere nelle paludi e nelle
giungle del sud-est asiatico. Nel 1968, saranno ben 500.000 i soldati impiegati
in Vietnam (con infiltrazioni anche in Cambogia e Laos per inseguire i
charlie). In questo clima, le Università sono le istituzioni che, più di altre,
risentono della guerra. I ragazzi che “vincono” alla perfida lotteria della
coscrizione hanno solo tre scelte: 1) accettare l’arruolamento; 2) scappare,
magari in Canada (come Jack Nicholson); oppure 3) scegliere la strada
dell’obiezione di coscienza. La terza è una scelta difficile, ti mette fuori
dalla società e, per questo, ci vuole un coraggio enorme. Un campione sportivo
all’apice della carriera rifiuterà più volte l’arruolamento e il 20 giugno del
1967 sarà giudicato colpevole di tradimento. Quell’uomo era Muhammad Ali! Una
nuova strada doveva essere trovata. E qui la musica sarà fondamentale come
mezzo di aggregazione per tutti coloro i quali volevano fare qualcosa. Il 1967
regalerà alla costa occidentale degli Stati Uniti la Summer of Love e al
Vecchio Continente la spinta alla rivolta studentesca, che in Europa inizierà
nel maggio dell’anno dopo. La scintilla partita dall’Università di Berkeley, in
California, diventerà fiamma viva in altri atenei, per trasformarsi in incendio
a Parigi. Il Monterey Pop Festival del giugno 1967 sarà il pretesto che
permetterà agli studenti di unirsi, confrontarsi e cogliere tutti i segnali che
artisti come Jimi Hendrix o The Who sputavano dal palco. Segnali che, in un
modo o in un altro, volevano dire rabbia. Beh, The Doors sono figli e, insieme,
strumento di quella rabbia e di quella società americana che è confusa e
terrorizzata dai suoi stessi leader. Una società che ha visto cadere i propri
miti politici con l’assassinio di Kennedy, o quelli sportivi, con l’arresto di
Ali, e che vede, continuamente, partire i propri ragazzi verso luoghi lontani e
impronunziabili per tornare, poi, in casse avvolte dalla bandiera a stelle e
strisce. Una generazione di giovani e adolescenti che si rifugia sempre più
nelle droghe. Magari nuove droghe come l’LSD, che aprono nuove porte. E queste
porte sono quelle già narrate da William Blake e che Jim Morrison, Ray
Manzarek, Robby Krieger e John Densmore faranno proprie e attraverseranno con
l’arroganza, l’incoscienza e la rabbia dell’età. Arroganza, incoscienza e
rabbia che non si possono non condividere e abbracciare. Abbracciare anche da
parte di chi, come me, è cresciuto con e nel punk, prima, e nella new wave,
dopo. Un triade di valori e sentimenti che tutti insieme risiedono in quella
prima prova discografica e che, qui, Giuseppe Calogiuri analizza e descrive con
sapienza tecnica assolutamente invidiabile (almeno da parte di chi crede che
conosciuti due accordi si possa e si debba formare una band!). Quello che avete
tra le mani non è un ennesimo libretto sulla band di Los Angeles, no. Sono
pagine che vi faranno fare un passo avanti sulla strada della conoscenza di un
album fondamentale. Un disco con veri gioielli. E alcuni sono gioielli
sfrenatamente gotici: come non citare la bellezza fulminante di The Crystal
Ship. Pezzo che, per il chiaro riferimento a leggende celtiche, avrebbe
sicuramente fatto innamorare i membri della Confraternita Pre-raffaellita di
vittoriana memoria. Il dolore che trasuda freddo e umido da End of the Night o
l’incestuoso sangue che sgorga da The End. Pezzo, quest’ultimo, che non può non
ricordare In Cold Blood di Truman Capote e a causa del quale, soprattutto, sono
certo, il Re Inchiostro Nick Cave avrebbe venduto l’anima per poter scrivere
una murder ballad come quella. Insomma, ora basta, inutile aggiungere altro.
Giuseppe Calogiuri vi ha invitato, vi ha aperto le porte e, come avrebbe
cantato Ian Curtis: “This is the Way… step inside!” (Prefazione di Daniele De
Luca)
Giuseppe Calogiuri
(1978) è nato a Lecce e qui vive e lavora come avvocato specializzato in
diritto d’autore e degli artisti. Alla professione affianca l’attività di
chitarrista ed ha all’attivo un decennio di militanza nella prima tribute band
salentina dei Doors, con la quale ha portato il sound della band di Los Angeles
in giro per la Puglia. Giornalista e scrittore, tra i suoi lavori “Una buona
giornata” (premio “Corto Testo”), “Tramontana” (Lupo Editore, 2012), “Cloro”
(Lupo editore, 2016)
iQdB edizioni di Stefano Donno / Sede Legale e
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lunedì 23 gennaio 2017
Alessandra Peluso alla Icaro Bookstore con Arcadia Lecce, Carpe Diem e le Ali di Pandora
Le associazioni Arcadia Lecce, Le Ali di Pandora,
Carpe Diem organizzano per mercoledì 25 gennaio 2017 alle ore 19,00 presso
Libreria Icaro (Icaro Bookstore) in Via Felice Cavallotti 7/a a Lecce la
presentazione delle due pubblicazioni di Alessandra Peluso per iQdB Edizioni di
Stefano Donno. Presenta l’autrice lo scrittore e critico Antonio Errico.
Introdurranno la serata Valentino Zanzarella (Presidente Ass. Arcadia
Lecce), Giorgio Pala (Presidente Ass. Carpe Diem), Ambra Biscuso (Ass. Ali di
Pandora), Mauro Ragosta (Presidente Salento d’Esportazione)
Sul boxer del nonno verso la poesia - Un
"vademecum" per passeggiare tra versi e pensieri. Non conosce
stagioni la poesia né tempo, "comincia nel punto in cui le parole che di
solito pronunciamo si rivelano banali o comunque inadeguate, quando non
riescono ad esprimere il nostro rapporto con gli esseri e le cose, con le
esperienze che attraversano la vita, con le esistenze con cui ci confrontiamo,
di cui abbiamo bisogno di stringere il senso, di comprendere la trama, di
svelare l'intreccio". In questo "prezioso libello" gli incontri
di Alessandra Peluso con Antonio Errico, Carlo Stasi, Eliana Forcignanò, Elio
Coriano, Enrico Romano, Francesco Aprile, Francesco Pasca, Gianluca Conte,
Giuseppe Greco, Lara Carrozzo, Marco Vetrugno, Marcello Buttazzo, Maria Pia
Romano, Maurizio Leo, Anastasia Leo, Mauro Ragosta, Pierluigi Mele, Stefano
Donno, Vito Adamo, Vito Antonio Conte, Walter Vergallo e Lorenzo Martina.
"L'entusiasmo e la passione sono le prerogative
necessarie affinché ogni idea, o sogno si possa realizzare, e così è stato con
"Sul boxer del nonno verso la poesia": amo la poesia, questa terra, e
desidero offrire innanzitutto una cartina tornasole a chiunque voglia
avvicinarsi al testo. Vorrei che i poeti di oggi siano ricordati e soprattutto,
si conoscano le loro origini; vorrei..., non solo, il desiderio anche di
rendere chiara l'atmosfera che si respira nel Salento, e poi, un sogno
verriano, creare rete tra di noi salentini ed esportare la nostra poesia al
nord, senza presunzioni o pregiudizi di genere, solo per quell'unico grande
amore che unisce ed è la poesia". (Alessandra Peluso)
Happy Different - un modo diverso per essere felici,
una felicità differente, o un differente modo di approcciarsi alla felicità.
Quante possibilità ci presenta la vita, molteplici soluzioni: sta a noi
scegliere quella più adeguata per renderci felici. Nella complessità
dell'esistere, Alessandra Peluso afferma come il pensiero attraverso un
excursus storico-filosofico sia un potente strumento per una vita
consapevole. A sostegno di ciò, l'individuo, conoscendo il proprio Io e
l'inconscio, diventa il protagonista della vita e non più la vittima; ecco
allora, che, per scongiurare quest'ultima condizione, gli si offre
l'opportunità di affidarsi alla consulenza filosofica, o al filosofo, o alla
Sophia-Analisi e comprendere che ciascuno è artefice di se stesso. Attrae
persone, crea relazioni benefiche solo se ha ben compreso quanto sia autorevole
la mente umana. Sta a noi la scelta! Sta a noi trovare la risposta! Sta a noi
essere Happy Different!!!
Alessandra Peluso salentina, filosofia e poesia la sua
vita; si è laureata in Filosofia, dottore di ricerca in Scienze
bioetico-giuridiche con una tesi di dottorato "Dal trapianto allo
xenotrapianto. Una via per garantire la disponibilità di organi".
Correttrice di bozze ed editor presso l'Università del Salento nel progetto
"Enciclopedia di Bioetica". Impegnata in comunicazione ed editoria. Critico
letterario. Collabora con Affari Italiani, Corriere Salentino, e scrive
interventi per la rivistadi filosofia "Filosofia e nuovi sentieri"
159 N 2282 - 5711. Ha pubblicato saggi filosofici su "Albert Camus e Georg
Simmel"; "Xenotrapianti: le biotecnologie animali e la
brevettabilità"; "Dalla Bioetica alla biopolitica", in onore del
professore emerito Antonio Tarantino, ESI, 2014; "Il corpo delle donne e
la bioetica", Limina Mentis, 2015; "Nascite (controllo delle)",
voce, IX vol.,"Enciclopedia di Bioetica e Scienza Giuridica", ESI,
2015; "Happy different. Per una filosofia del benessere", iQdB, 2015.
Pubblicazioni poetiche: "Canto d'Anima Amante", Luca Pensa editore,
2011; "Ritorno Sorgente", Lieto Colle, 2013. Ha pubblicato in
"Umane transumanze", antologia poetica, De Comporre Edizioni, 2014.“
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