lunedì 10 agosto 2015

Volare fino alle stelle, di Susan Elizabeth Phillips (Leggereditore)

“Come sono finita in questo guaio?” questa la domanda che gira in testa a Daisy Devreaux, dolce e volubile ragazza che si trova a un bivio: finire in prigione o sposare il misterioso uomo che suo padre ha scelto per lei... E dire che, al giorno d’oggi, i matrimoni combinati non esistono più! Daisy non sa spiegarsi come tutto questo sia potuto capitare proprio a lei, e se aggiungiamo il fatto che Alex Markov non ha alcuna intenzione di perdere tempo impersonando il ruolo dello sposo perfetto, il guaio si fa ancora più grande. Ma non è finita, manca ancora un piccolo particolare: Alex fa parte di un circo itinerante, e trascina Daisy a lavorare con lui. Presto, però, Daisy si accorge che la sua vita si sta trasformando in una vera e propria avventura, e la conduce a provare emozioni da troppo tempo sopite... E poi deve riconoscere che Alex è dotato di un fascino senza pari... In poco tempo i due impareranno a conoscersi e ad amarsi e la passione li spingerà a volare, fino alle stelle e senza una rete di protezione, rischiando il tutto per tutto per un amore inaspettato.

giovedì 6 agosto 2015

Dietro le stagioni di Francesco Aprile (iQdB Edizioni) e le opere di Egidio Marullo “Primo canto alla macchia” il 9 agosto 2015 alla rassegna CHIAMATA ALLE ARTI DI CALIMERA



Sarà presentato nell’ambito della Rassegna CHIAMATA ALLE ARTI di Calimera domenica 9 agosto 2015 alle ore 20,00  presso la CASA DI DONNA NINI’ in via Costantini 76 a Calimera, la raccolta di poesie Dietro le stagioni di Francesco Aprile (iQdB Edizioni di Stefano Donno). Interverranno CRISTIANO CAGGIULA, EGIDIO MARULLO E L’EDITORE STEFANO DONNO. LETTURE A CURA DI NINFA GIANNUZZI All’interno della casa mostra personale di Egidio Marullo dal titolo “PRIMO CANTO ALLA MACCHIA”. Dietro le Stagioni di Francesco Aprile rappresenta la prima uscita editoriale della nuova casa editrice iQdB edizioni  di Stefano Donno (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno).  Il progetto nasce con il placet morale de  “I Quaderni del Bardo”  il marchio editoriale portato avanti ad oggi da Maurizio Leo (1959, poeta, e grande operatore culturale ) e che gestisce ormai da più di vent’anni anche  “Il Bardo”, (direttore responsabile Antonio Tarsi), una rivista dedicata alla cultura tout court, alle tradizioni storico monumentali del Salento, alla poesia.
“Dietro le stagioni rappresenta la costante di Fidia del paradigma mediterraneo, Aprile ha subito il rapporto delle due essenze disuguali della natura e ne ricava una proporzione media ed estrema, per trasformare il patire in agire poetico” Cristiano Caggiula
“Altre tavole fanno le parole, altre pietre // altro rumore, altre parole segnano le mani // la contrada bianca è fumosa di spuma // e chiancato giallo di polvere, dove seguitano // ancora discorsi dismessi, occulti, e persiane // chiuse, sotto i cappotti agita magra resistenza // di carne, di vita. Fiocchi rari di neve, come //pietre preziose si staccano dal ciondolo della //luna, la notte ha occhi bianchi gialli brillanti //accesi, vivi, fra la criniera di un nido e la calca // di un prato. Mille bocche di leone i capelli // gialli sulla tua testa, ma altre accecate mattine // si sfregiano sul mare. Il vento fa i versi dell'amore. // Dopo le rondini, volano alte le nuvole. Ma altre // sono le ragioni e il destino è una lacrima di pizzo //sventolata come freccia di campo nella libertà //del vento.”
Francesco Aprile, poeta, poeta verbo-visivo, critico, nel 2010 ha aderito al movimento letterario New Page, fondato da Francesco S. Dòdaro. Ha fondato il gruppo di ricerca Contrabbando Poetico (2011) e la rivista di critica e linguaggi sperimentali www.utsanga.it   (2014, con Cristiano Caggiula). Nell’ambito dei linguaggi di ricerca sue opere sono archiviate presso istituzioni come il Poetry Library (Londra) e collezioni private, Imago Mundi (Fondazione Benetton). È presente nel volume An Anthology of Asemic Handwriting (2013), e in riviste quali Letteratura e Società, Revista Laboratorio (Universidad Diego Portales, Cile), Infinity’s Kitchen (USA),La Clessidra, Il foglio clandestino, S/V Revue (Lione), Rivista di studi italiani (Toronto).

 iQdB edizioni di Stefano Donno  (i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Sede Legale e Redazione: Via S. Simone 74
73107 Sannicola (LE)
Mail - iquadernidelbardoed@libero.it

Redazione - Mauro Marino

Social Media Communications - Anastasia Leo, Ludovica Leo

lunedì 3 agosto 2015

Il karma del pinolo Luigi “Bigio” Cecchi (DelVecchioEditore). Nelle librerie dal 23 settembre 2015



Uno sguardo aperto all’incredibile che ricorda al lettore quanto sarebbe inutile e dannoso decifrare il mondo secondo una visione giudicante o moralistica. Il karma del pinolo di Luigi Cecchi, noto al pubblico del fumetto come Bigio, pubblicato da DelVecchioEditore, raccoglie 17 racconti inediti che passando con ironia e agilità dal fantastico al realistico conducono il lettore a una differente percezione della realtà che viene indagata, con uno stile originale e coinvolgente, scoprendo il mistero nascosto negli avvenimenti della vita quotidiana e non. In alcuni un elemento o una situazione straordinaria irrompono a sconvolgere l’ordine del reale, per restituirne una visione diversa, a volte più nitida, altre crudele, altre ancora commovente o ironica e in ogni caso più profonda. In altri racconti, invece, vicende, eventi, personaggi danno vita a storie spiazzanti e paradossali sul senso dell’esistenza. Dall’agghiacciante possibilità del male alla lucidissima visione dell’essere umano di un paziente psichiatrico che si crede Dio; dalla violenza innocente di un bambino all’esilarante ritorno sulla terra d’un angelo distratto; dal mistero d’un singolare negozio di tè alla quotidianità della malattia mentale, tutta la raccolta è un intenso viaggio, coerente e imprevisto, che si snoda attorno al racconto che dà il titolo alla raccolta e in cui la protagonista, osservando l’universo e interrogandolo con l’ironia delicata dello sguardo e l’attenzione distaccata alle cose, invita il lettore a uno sguardo differente sulla vita e i suoi accidenti.

Luigi “Bigio” Cecchi è nato nel 1977 e vive a Bracciano, in provincia di Roma. È autore delle strisce a fumetti Drizzit, in cui fa parodia del genere fantasy, e del comic The Author, in cui mette in scena un suo alter ego per rovesciare con tagliente ironia luoghi comuni ed errate concezioni sugli autori di opere di fantasia. Alcuni suoi racconti sono pubblicati in antologie e su «Nuova Prosa».

sabato 1 agosto 2015

Il clima ideale è il felice esordio di Franco Vanni (Laurana dal 3 settembre 2015 in libreria)



Il clima ideale è il felice esordio di Franco Vanni – cronista di giudiziaria presso il quotidiano “la Repubblica” – nel mondo della narrativa italiana. Bosnia orientale, 1992. Sono tutti morti, tranne una ragazza di sedici anni. Ha visto uccidere i suoi genitori ed è prigioniera di Dragan, capo di una formazione paramilitare. Milano, vent’anni dopo. Michele fa il lobbista, o il “creatore del clima ideale per i clienti”, come dice. È abituato ad avere il controllo in ogni situazione. Ma tutto cambia quando nonno Folco lo incarica di scoprire chi sia davvero Nina, cameriera serba che lavora a Tirana. Qualcosa va storto. Troppa gente si fa male. Qualcuno segue Michele. Perché il nonno vuole informazioni su Nina? Perché tutti quelli che entrano in contatto con lei rischiano la vita? Le risposte si nascondo in un intreccio di indagini private, truppe mercenarie, ambizioni politiche e viaggi notturni fra Milano, l’Albania, la Serbia e la Bosnia. Il clima ideale è un romanzo che accompagna il lettore lungo un percorso di sangue, che dalle SS di Adolf Hitler porta alle squadre della morte nell’ex Jugoslavia. Fino al cuore nero dell’Europa.
Perché vale la pena di leggere Il clima ideale? Perché si tratta di un thriller di grande respiro scritto senza sposare una qualche tesi, ma con la volontà di rappresentare, mettere in scena. Che è poi quello che ciascuno di noi si aspetta da un romanzo. Perché offre la possibilità di compiere un viaggio lungo un percorso che da Milano attraversa l’Albania e la Serbia, per arrivare fino in Bosnia. Il cuore dell’Europa si svela così sotto gli occhi dei lettori attraverso descrizioni affettuose e spietate allo stesso tempo. Infine perché Franco Vanni, al suo esordio, si dimostra uno scrittore schietto, come la sua professione gli impone. La sua prosa è in perfetto equilibrio tra momenti di profonda intimità e accelerazioni, cambi di scena e descrizioni che accompagneranno il lettore fino all’ultima pagina.

COME COMINCIA - Sulla lama passò uno straccio imbevuto di petrolio. Poi lo passò di nuovo, fino a quando il metallo fu perfettamente pulito. Stese sull’acciaio una pasta antiossidante che lasciò una patina opaca. Con una spugna bagnata tolse il sangue incrostato dall’impugnatura di osso. Dopo averla asciugata, la carezzò con un panno morbido di daino. Come ultima cosa, con lo stesso panno, lucidò la lama. Quel vecchio coltello era l’unica eredità di suo padre, insieme a una valigia di vestiti troppo piccoli e a un orologio da polso cecoslovacco. Da quando erano cominciate le operazioni in Bosnia, Dragan puliva il pugnale ogni sera, che lo avesse o meno sporcato nel corso dei rastrellamenti nei villaggi. Quando ebbe finito, mise il coltello nel suo astuccio e si lasciò andare sulla sedia di legno, unico arredo nella stanza oltre al letto, a un piccolo lavandino e a una lampada di ottone senza paralume.

Franco Vanni (Milano, 1982) è cronista giudiziario del quotidiano “la Repubblica”. Barista e disegnatore per gioco, cura con tre amici il blog di pesca anonimacucchiaino.it. È onorato di aver dato una mano a Claudio Cecchetto nella scrittura di In diretta. Il gioca jouer della mia vita. Il clima ideale è il suo primo romanzo.

In rete: @franvanni
#ilclimaideale

LecceSette - Cultura, “Dall’armonia perduta alla Ferocia”: il premio Strega Nicola Lagioia ad Otranto

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