martedì 30 settembre 2014

Dannati di Glenn Cooper (Nord)


Immagina di trovarti all’improvviso in un mondo simile al nostro, ma completamente diverso. Un mondo dove sono confinati tutti i malvagi vissuti sulla Terra dall’inizio dei tempi. Un mondo dove tu sei l’unico «vivo». Quel mondo è l’Inferno e tu hai un solo obiettivo: tornare a casa. Lo chiamano Oltre. Alcuni sono appena arrivati in quel mondo così simile al nostro eppure così diverso. Altri invece sono lì da secoli e sono ormai indifferenti alla perenne coltre di nubi che nasconde il sole e all’atmosfera cupa che li circonda. Ma ognuno di loro condivide lo stesso destino: dopo essere morti, sono stati condannati per l’eternità. Sia che abbiano scritto a caratteri di fuoco il loro nome nel grande libro della Storia – tiranni sanguinari, sovrani spietati, criminali di guerra – sia che nel corso della loro oscura esistenza si siano macchiati di colpe incancellabili, adesso sono tutti relegati in quel luogo maledetto. Tutti, tranne John Camp. Lui è «vivo», ed è lì per sua scelta. Perché ha giurato di salvare la donna che ama. Durante un audace esperimento di fisica delle particelle, la dottoressa Emily Loughty è scomparsa nel nulla e, quando si è deciso di ripetere il procedimento per capire cosa fosse successo, John si è posizionato nel punto esatto in cui lei era sparita e… in un attimo è stato catapultato all’Inferno. E ora deve affrontare un mondo sconosciuto e ostile per ritrovare Emily e riportarla indietro. Ma il tempo a sua disposizione è poco, e tutti e due rischiano di rimanere per sempre prigionieri nella terra dei Dannati…

Otranto di Roberto Cotroneo (Mondadori)


Una restauratrice olandese arriva a Otranto, la città più orientale d'Italia, per lavorare al grande mosaico del dodicesimo secolo che occupa l'intero pavimento della cattedrale. A poco a poco scopre di non essere lì per caso, ma di aver seguito i fili di una storia misteriosa e familiare che parte da lontano percorrendo attraverso i secoli strade impreviste e suggestive. Nelle pagine di questo intenso romanzo Roberto Cotroneo ha lavorato con le tessere delle storie private e delle leggende, dei prodigi e delle dicerie, dei sogni e delle premonizioni, creando un mosaico nel quale il sapiente disegno si fa evidente soltanto alla fine. Un disegno che "si immerge di continuo nel mare profondo dei pensieri divini", del caso e della verità, del destino e del sacro.

I 10 favoriti al premio Nobel per la letteratura 2014 | Panorama

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Giunti compra i libri Disney - Corriere Fiorentino

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Guerra dei libri, partono cannonate dei Nobel contro Amazon - Cultura - ANSA.it

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La luna dei borboni di Vittorio Bodini (Besa editrice)



La luna dei Borboni (1952) è il primo libro poetico di Vittorio Bodini, per la prima volta integralmente ripubblicato e commentato nella presente edizione. Ed è un fatto nuovo nella poesia del secondo dopoguerra, per il quale egli va oltre una sua pur generativa esperienza ermetica e un diffuso neorealismo, tendenzialmente convenzionali e storicamente inerti. Il Sud è la realtà primaria e inedita di questo libro, la riscoperta di un tempo fuori del tempo: preistoria immanente nella storia e autobiografia mai rassegnata alle proprie origini. Qui sono in gran parte prefigurate le altre sue maggiori prove poetiche.

lunedì 29 settembre 2014

Sud come Europa. Carteggio (1954-1960) Vittorio Bodini – Leonardo Sciascia a cura di Fabio Moliterni (Besa editrice)



I percorsi intellettuali di Vittorio Bodini e Leonardo Sciascia occupano un posto di primo piano nella storia della cultura (non solo meridionale) del Novecento. Quello che emerge dal loro carteggio è l’affascinante profilo di due scrittori curiosi e poliglotti, poeti e narratori di talento e dalle letture sterminate, con una tensione mai dismessa verso la mappatura di esperienze poetiche e letterarie che dalla provincia del Sud approdano in Europa e arrivano fino al mondo arabo-ispanico. Forse le pagine più rivelatrici dell’epistolario sono proprio quelle incentrate sulla attività di traduzione e promozione editoriale; in particolare sui progetti portati a compimento e su altri mai realizzati, come un’antologia della poesia spagnola contemporanea o una collana dedicata alle scritture antiche e moderne del Mediterraneo. Intanto Sciascia e Bodini perfezionavano o completavano il rispettivo apprendistato letterario con la pubblicazione di opere fondamentali quali Le parrocchie di Regalpetra (1956), Dopo la luna (1956) e la traduzione del Chisciotte di Cervantes (1957).

Il canzoniere della morte di Salvatore Toma (Einaudi)



Apre il volume la raccolta Canzoniere della morte, la piú lirico-drammatica, dove il tema della morte, che accompagna il poeta per l'intera vita, e si insinua sottilmente in tutte le sue «selvagge e surreali fantasie», diventa qualcosa di squisitamente interiore: la voce piú profonda dell'io. Segue Bestiario salentino del XX secolo nei cui versi Toma oppone al vivere quotidiano una nuova naturalezza recuperata nel contatto con gli animali del bosco: dagli uccelli, ai felini, ai cani, animali questi ultimi di cui il poeta amava circondarsi e che dalla realtà spesso entravano nel suo stato di sogno. A un surreale onirico è dedicata anche la terza sezione, significativamente intitolata I sogni della sera: qui il sogno e l'immaginario, complice a volte l'alcol, si sostituiscono alla realtà sino a trasformarla in favola personale. "L'incomparabile familiarità con la morte di questo artista suicida, -dice Maria Corti nell'introduzione al volume, -il senso di un'assidua presenza misteriosa ci fanno sentire con forza e con sorpresa l'originalità di questa poesia nel contesto tradizionale e in quello dei nostri giorni. Inoltre siamo di fronte a una poesia sconosciuta, che si vuole finalmente rendere nota ai lettori".

Letteratura a Treviso: Premio Comisso 2014 a Cristofori e Schwilk

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Libri. Riemergono “Le serate di Pietroburgo” (Aragno ed.) classico del pensiero controrivoluzionario | Barbadillo

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domenica 28 settembre 2014

Barocco del Sud di Vittorio Bodini (Besa editrice)



Il volume, che inaugura una collana dedicata interamente all’opera di Vittorio Bodini, comprende racconti e prose composti nell’arco di un quindicennio, dal 1948 al 1963. La maggior parte di essi però risale agli anni 1950-52, allorché lo scrittore, ritornato a Lecce dopo la fondamentale esperienza in Spagna, mette la propria terra al centro dei suoi interessi, “riscoprendola” attraverso uno scavo nella storia e nell’arte, nel costume e nelle tradizioni, con un notevole impegno letterario e civile. Da questi scritti scaturisce un’immagine non convenzionale del Sud che, pur nella sua concretezza, diventa a volte metafora di una più generale condizione umana, proprio come nella principale raccolta di Bodini, La luna dei Borboni.