Forse ha ragione Blaise
Pascal quando scrive che "tutta l'infelicità degli uomini proviene da una
cosa sola: dal non saper restare tranquilli in una camera". Ma la felicità
non dipende soltanto dalla nostra capacità di riflettere e meditare in solitudine,
benché questo sia un ingrediente fondamentale. La socialità, l'altruismo, i
legami d'amore e di amicizia contano altrettanto. La conquista della felicità è
il nostro chiodo fisso, inutile negarlo. Solo che, come per un sortilegio, pare
che siamo irresistibilmente orientati a cercarla dove non c'è. Armando
Massarenti suggerisce una via per trovare, ognuno con i propri mezzi,
l'equilibrio necessario. La scommessa di questo libro è mostrare che una
formula, neppure tanto complicata, ce l'avevano proposta i filosofi antichi,
elaborando massime ed esercizi pratici che disegnavano stili di vita improntati
alla saggezza e al buon vivere. E l'efficacia di tale formula è oggi confermata
dagli esperimenti e dalle nuove scoperte di neuroscienziati e psicologi morali:
da qui la proposta di tornare ad attingere a una fonte che i secoli non hanno
affatto inaridito. Così, dall'eros all'amicizia, dalla politica alla
conoscenza, dalla bellezza alla morale, Platone e Aristotele, Eraclito e
Democrito, Epitteto e Marco Aurelio, Epicuro e Lucrezio, Seneca e Cicerone ci
insegnano ad abbandonare le vie sbagliate e gli errori più comuni per
trasformarci in fortunati cercatori di felicità.
Nessun commento:
Posta un commento