lunedì 6 luglio 2015

Quattro passi nel buio di Guglielmo Marino (La Vita Felice)



Sulle montagne russe di Marino le regole metriche seguono i sobbalzi della monorotaia: voci ora tenui ora drammatiche si alternano bruscamente in una cantilena adescante come il canto delle sirene di Ulisse, capace di improvvise impennate al ritmo spezzato del jazz. I versi radicano nel degrado e nelle solitudini dell’uomo e conducono a un’apnea con rari momenti di respiro. Il percorso presentato, anche se tetro, non deve intendersi come esaltazione del male ma come presa di coscienza dei gorghi in cui l’uomo moderno si sta inabissando. (dalla prefazione di Riccardo Lanfranchi)

Guglielmo Marino è nato a Milano nel 1971. Cura ed è curato dalla sua chitarra, dai bonsai e dalla poesia. Assieme a quest’ultima, esordisce con l’opera prima Quattro passi nel buio.

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