Se è vero che i rivoluzionari sono coloro che riescono a far girare le lancette
dell'orologio della storia è anche vero che non ci poteva essere altro epilogo
oltre a quello che tutti noi ormai conosciamo.
I grigi personaggi che hanno
concepito e realizzato il golpe, in fondo, hanno reso un grandissimo servigio
al loro paese, permettendoli di individuare ed eliminare una volta per tutte
quanto di malsano, anacronistico ed ottuso ancora esisteva. Costoro, esponenti
di una , per fortunatamente, piccolissima parte del popolo Sovietico, hanno
preteso di imprimere contro ogni logica, un movimento all'indietro delle
lancette dell'orologio , ma nel tentativo, gli ingranaggi che avevano ormai
ricevuto un impulso in avanti talmente potente da diventare inarrestabile,
inesorabilmente li hanno stritolati.
L'evento reca in sé qualcosa di
eccezionale, per la prima volta nella storia dell'Unione Sovietica, il ritorno
alla normalità non è costato milioni di vite e il fantasma dello stalinismo è
stato definitivamente sconfitto e rilegato in quell'angolo di storia del quale
i Russi hanno un ricordo certamente non gradevole. Dopo la grande paura che ha percorso
tutto l' Occidente perché, capirete bene,il colpo di Stato riguardava una delle
due superpotenze e non uno statarello del Sud - America , il sentimento che
prepotentemente si è fatto strada in tutte le coscienze libere, è stato quello
dell'ammirazione per il popolo russo degnamente rappresentato dal presidente
ELTIS , ammirazione , dicevo, per la determinazione, la dignità, l'orgoglio con
il quale la popolazione ha immediatamente risposto contrapponendo alla violenza
dei carri armati, la forza sprigionata dalla barriera umana, forza scaturita
dal desiderio di libertà, dal desiderio di avere finalmente la possibilità di
essere fautori del proprio destino, liberi finalmente di poter esprimere il
proprio desiderio attraverso il dialogo di tutte le forze politiche, liberi
dall'egemonia di un partito – Stato come quello Comunista Sovietico, il quale
strenuo difensore di un'ideologia falsa e bugiarda che, mortificando le
conoscenze, in nome di un'uguaglianza sempre ventilata e mai realizzata, dal
momento che erano soltanto i funzionari di partito a godere di privilegi che il
resto del popolo non aveva nemmeno la speranza di ottenere, ha per così lungo
tempo, realizzato, con l'aiuto dei KGB, la spietata ed efficiente
organizzazione poliziesca, figlia naturale della celebre CEKA di staliniana
memoria, il controllo di tutte le attività, da quelle produttive a quelle
intellettuali, contrapponendo come unica alternativa, a chi non fosse
d'accordo, un '' piacevole '' soggiorno in Siberia.
'' Il sonno della ragione generò
mostri '' e per questa affermazione, è vero, le coscienze dei golpisti si
dovevano trovare per lungo tempo in uno stati di catalessi.
Ma a questo sonno si era contrapposto, ormai
da molto tempo, il risveglio della ragione di molti altri che, in Michail
Ghorbaciov, avevano lanciato la loro punta di lancia. L'uomo con la '' voglia
'' in testa, l'uomo nuovo, intelligente, consapevole che il suo paese
necessitava di cambiamenti radicali, di forme urgenti, l'uomo nel quale tutto
l'Occidente ha creduto ed al quale in prima persona tutto l'Occidente ha dato
credito. La conferma della fiducia che la figura del leader godeva, è
ampiamente dimostrata dall'immediato crollo delle borse, appena appresa la
notizia della sua estromissione.
Terminato l'incubo, viene il tempo
dei consuntivi, qualcuno, con il senno di poi, ora rimprovera il Presidente
dell'Unione Sovietica di qualche scelta sbagliata, la scelta non proprio felice
di qualche operatore ( poi golpista ), ma bisogna pur comprendere che è proprio
la dimensione umana di chi sente sulle proprie spalle il peso di tantissime
responsabilità e di chi avverte la necessità di attuare in tempi brevissimi,
quelle riforme che rappresentano l'ossigeno per la prosecuzione della ''
PERESTROIKA '', a portarlo, a questo punto, quali potranno essere le
conseguenze di questo straordinario avvenimento,una cosa appare certa, i
cambiamenti già in corso, hanno ricevuto una brusca accelerazione, la gente non
ha atteso che venisse ordinato, con regolare decreto, l'abbattimento della
statua del fondatore del KGB, vi ha provveduto immediatamente e direttamente.
Quale futuro auspica, a questo punto, tutto il mondo occidentale? Io posso solo
testimoniare quanto si augurano molti salentini e cioè l'attuazione di un
governo democratico, che attraverso il libero confronto, realizzi quanto ormai
richiesto in modo sin troppo chiaro, il ripristino della proprietà privata, la
riduzione delle spese per gli armamenti, la ristrutturazione delle fabbriche,
l'altro verso un'economia di mercato, il pluripartitismo.
Personalmente penso che i
cittadini della nuova Russia abbiano diritto a quanto i cittadini della più
grande democrazia del mondo e cioè quella americana hanno sin dai tempi della
Dichiarazione d'Indipendenza.
Il diritto alla vita, alla libertà
ed al perseguimento della felicità. (redazione a cura di Anastasia Leo)
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